lunedì 24 ottobre 2016

Da Seattle a Port Angeles

Oggi partiamo da Seattle con il traghetto per Bainbridge Island, la nossima prossima tappa sarà Port Angeles da cui inizieremo a scoprire la Olympic Peninsula.
La vista della città di Seattle dal traghetto è bellissima e dal ponte riusciamo a fare qualche foto carina sebbene l'aria sia piuttosto fredda. Si vede piuttosto distintamente anche il Mt.Rainier.


Sul traghetto faccio conoscenza con un distinto signore con il quale mi intrattengo su Seattle, sul nostro viaggio e su un po' di politica in vista delle Presidenziali USA. Il viaggio in traghetto è piuttosto breve, 35/40 minuti, quindi ci rimettiamo in auto per proseguire verso Port Angeles. I paesaggi cambiano e durante la marcia facciamo qualche sosta fotografica qua e là.








Arriviamo a Port Angeles, facciamo il check-in all'Uptown Inn, un motel in zona molto tranquilla con una signora davvero gentilissima alla reception.




Ce ne andiamo subito in direzione Lake Crescent, domani ci saranno quasi 8 ore di auto con tutte le tappe previste quindi se possiamo approfittiamo del pomeriggio di oggi per portarci avanti con qualcosa. Il primo stop è a Lake Crescent, sembra di essere in un film, la nebbia si alza dalle cime degli alberi tutt'intorno e tra brevi e più o meno forti piogge e davvero pochissime auto o persone in giro la situazione ci sembra surreale.
Vorremmo poter vedere il Devil's Punchbowl ma la via più veloce e decisamente più consigliata con questo tempo è quella che passa da Piedmont, sul lato nord del lago, quindi ci inoltriamo nella foresta che lo costeggia e ci spingiamo fino a Neagle Point, dopodiché le condizioni della strada (come scritto nel cartello all'inizio) non permettono di proseguire .






Decidiamo di tornare sulla 101 e di proseguire verso la seconda meta. Prima però ci fermiamo all' Hungry Bear Cafe in località Sappho, dove facciamo qualche foto ai divertenti personaggi animati pronti per Halloween (domani vi farò vedere anche il video!), prendiamo un caffè e ci facciamo dare qualche informazione dalla proprietaria, una signora molto gentile poi poco più avanti ci fermiamo per fare rifornimento. 




Il video dell'Hungry Bear Cafe:



Presa la strada per Clallam Bay ad un certo punto ci fermiamo per fare qualche foto a delle cascate; le stesse non sono niente di particolare ma un forte odore di pesce richiama la mia attenzione. Mi sporgo un po' oltre il guard rail e vedo questo:



Pesci, forse anche salmoni, tra i rami e le foglie a terra. La spiegazione può essere la più semplice, e cioè che qualcuno li abbia buttati ma siamo anche nella stagione in cui gli orsi cercano cibo prima di ritirarsi in letargo e nella zona si vedono volteggiare anche delle aquile....beh, ad ogni modo l'odore è piuttosto sgradevole quindi riprendiamo la marcia fermandoci solo per qualche foto (una volta sulla costa c'è una bella vista sul vicino di casa, il Canada).







Passati le comunità indiane di Clallam Bay, Sekiu, Neah Bay e Waatch (l'aera è parte della riserva indiana Makah) arriviamo finalmente a destinazione. Uno dei luoghi più suggestivi di tutto il viaggio è a soli 25 minuti a piedi di sentiero nella foresta da noi. Ci sono solo 2 auto nel parcheggio e un silenzio surreale, sulla bacheca all'inizio del sentiero ci sono alcuni avvisi, tra cui un paio di avvistamenti di cougar con relative precauzioni. Prendiamo un paio di bastoni lasciati sul posto dagli indiani locali, puoi prenderli e riportarli dopo averli usati o se preferisci lasciare una donazione e tenerli come ricordo. E dopo 25 minuti in mezzo a fango e piante arriviamo finalmente a Cape Flattery il punto più a nord ovest della Olympic Peninsula, ed in pratica più a nord-ovest degli Stati Uniti contigui, escludendo quindi isole e Alaska. Da qui si può vedere Tatoosh Island con lo storico faro abbandonato, il Cape Flattery Light.













La vista è meravigliosa e le foto non potrebbero mai rendere l'idea dell'emozione che si prova ad essere lì. Tra l'altro complice una dimenticanza è dall'inizio del viaggio che stiamo facendo foto con una bassa qualità.....
Spettacolare, restiamo senza parole e ci fermiamo ad ammirare il tramonto, senza però aspettare il buio visto il sentiero da fare al ritorno, attrezzato con alcune passerelle di legno ma comunque spesso interrotto e pieno di fango e radici scivolose e insidiose.

Tornati all'auto ci rimettiamo in auto verso Port Angeles dove arriviamo per cena e ci prendiamo un bel granchio alla Crab House proprio di fronte al City Pier. Usciti dal ristorante veniamo sorpresi da una famiglia di 3 o 4 procioni che belli tranquilli passeggiano verso il mare in cerca probabilmente di cibo...vorrei fotografarli ma ho paura di spaventarli cercando il telefono...così ce li vediamo solo noi! Tornati al Motel facciamo un paio di lavatrici e ce ne andiamo a letto.



Il tragitto di oggi, circa 430 km.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Scrivi qui il tuo commento...