martedì 26 giugno 2018

La villa Sioli anche nel Censimento 2018 del FAI

E' iniziato il nuovo censimento del FAI "I luoghi del Cuore" con il quale il Fondo mette a disposizione 400.000 € di contributi, una parte destinata ai primi 3 luoghi più votati e un'altra assegnata attraverso un bando al quale possono partecipare tutti i luoghi che raggiungeranno una soglia minima di voti.

Fino ad oggi il FAI ha sostenuto interventi in 92 luoghi d'arte e natura in 17 Regioni.


Anche quest'anno Senago fa il tifo per la Villa Corbella Martinelli Sioli.

Il complesso, di fondazione, probabilmente, seicentesca, originariamente appartenente ai Corbella, passò poi a i Martinelli che la lasciarono nel 1820 agli arcivescovi di Milano, come loro dimora estiva. Intorno al 1810 la villa ospitò il poeta milanese Carlo Porta. Le sale variamente decorate e affrescate vennero adibite a biblioteche, sale di lettura o studio o per ospitare i religiosi.
I numerosi appellativi con cui è tradizionalmente denominata la villa indicano gli altrettanto molteplici passaggi di proprietà a cui il monumento ha dovuto sottostare nel corso dei secoli. 
In origine apparteneva ai Corbella, e nelle mappe catastali effettuate all'epoca di Carlo VI negli anni venti del Settecento risulta appartenere a Ludovico Corbella, mentre nel 1760 è di proprietà di un prelato, Ludovico, altro esponente della medesima dinastia. In quest'epoca l'edificio è già caratterizzato da un giardino, e appare denotato da un corpo ad L verso la strada, e da un fabbricato sul retro, elementi che secondo la bibliografia di riferimento si mantengono nella successiva realizzazione della struttura dalla forma ad U. Queste peculiarità servirebbero a spiegare la disarmonia e la disomogeneità avvertibili nel corpo mediano del complesso.La famiglia Martinelli subentra ai Corbella e successivamente lascia la dimora agli Arcivescovi di Milano, affinché ne ricavino la loro residenza estiva. In seguito alle leggi emanate nel 1866 si assiste alla deleteria vendita all'asta del complesso che diviene proprietà di Angelo Sioli. Da questo momento in poi il palazzo perde ogni connotazione di edificio nobiliare. Poco distante dal corpo principale vengono infatti edificati opifici e viene sacrificata un'ampia parte di giardino. Il complesso è attualmente interessato da un vasto restauro. Acquisito dal Comune di Senago verrà successivamente adibito ad uffici municipali (ospiterà tra l'altro la sede della polizia municipale e dei servizi sociali). Fonte: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06699/


Si può votare online cliccando a questo link:


oppure firmando i moduli cartacei in possesso dei numerosi volontari. VOTATE!!!


Ecco un po' di foto della situazione spettrale della villa: